L’organo, costruito da Felice e Giacomo Bossi nel 1862, ha una forma a tricuspide ad ala. Composto da 965 canne e da un motore di marca Fassino, è uno strumento di ottima fattura. Secondo i dati disponibili alla Soprintendenza per i beni storici, l’organo rimase inalterato per quasi trent’anni prima di subire un restauro ad opera del Vittino e un successivo intervento per mano di Bartolo Pansera di Caselle, nel 1939. L’organo fu incluso nella schedatura degli Organi storici del Piemonte fatta dal Maestro Fornero nel 1984 per la Soprintendenza.

Il recente progetto di restauro, di cui lo studio ha curato la parte burocratica, ha comportato lo smontaggio e la sostituzione di tutte le pelli, il restauro delle quasi mille canne esistenti e la ricostruzione di 58 canne mancanti. E’ stato inoltre sostituito il motore e si è provveduto alla pulizia e al restauro di tutte le sue parti.